Purtroppo, se vedessimo questi due dialoghi senza il genere dei protagonisti, senza nomi, sapremmo che il primo tratta della madre ed il secondo del padre. La propria situazione di genitori è sbilanciata riguardo al carico mentale. Il padre “aiuta” la madre, ed ogni amico gli conferma il ruolo sociale aspettato dalla società.
L’esempio dell’insalata dimostra che un settimo delle faccende domestiche, fatte/svolte dall’uomo, è più valorizzato del lavoro invisibile della donna. Anche con questo privilegio, Carlo vorrebbe che la situazione fosse “come prima”, con una moglie casalinga.
Essere considerato un “maschio latino” non risulta neanche negativo, ma piuttosto (risulta) come una vecchia abitudine di cui non ci si deve per forza sbarazzare/liberare. Lo stesso dicasi per le donne che apprezzano il piccolo cambiamento della generazione dei loro padri rispetto alla loro.
Secondo me, non dobbiamo prendere questo tipo di dialogo come esempio in una lezione di lingua benché – se gli studenti lo vedessero – capirebbero che si tratta di una situazione passata.
Presenterei un dibattito sul congedo maternità in Italia, senza enfatizzare sul genere degli interlocutori.